Per capire esattamente la portata delle misure previste dalla "pace fiscale" bisognerà attendere il 2019, quando il decreto fiscale andrà a spiegare analiticamente cos'è e come funziona la nuova sanatoria per le cartelle esattoriali per debiti fino a 100.000 Euro, i requisiti e soprattutto le limitazioni e le condizioni per accedere e mantenere il beneficio.
Possiamo però delineare un'idea di massima su cosa sarà in realtà la pace fiscale, grazie alle dichiarazioni rilasciate dagli esponenti del Governo.
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Una parte del pacchetto sembra sarà dedicato ad una nuova rottamazione delle cartelle con una possibilità di rateizzazione più lunga delle precedenti, poichè diluita in 5 anni.
I dubbi più consistenti sulla pace fiscale riguardano invece la presenza della sanatoria o del condono, così come era stato prospettato inizialmente.
Tale misura prevede che chi ha debiti col Fisco per:
- cartelle di pagamento
- multe
- sanzioni
- accertamenti fiscali in corso
potrà regolarizzare la propria posizione fiscale pagando una percentuale del 6, 10 o 25% dell'ammontare totale della pretesa tributaria. La percentuale esatta sarà stabilità a seconda delle condizioni economiche del singolo contribuente. Potrebbero essere considerati come parametri per calcolare l’importo dovuto la presenza di figli minori, il possesso dell’abitazione o l’affitto nonché ovviamente l’attività lavorativa e l’eventuale stato di disoccupazione o cassa integrazione.
Sono escluse dal condono le cartelle per le quali era stata già fatta domanda di rottamazione.
Sembrerebbe dunque trattarsi di "un saldo e stralcio" legato alla capacità contributiva del cittadino.
Staremo a vedere.
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